25-29/11/2021 To Do:

A - STUDIO DI UN'OPERA 

    a.1La scelta di studio e ricerca verte su una delle figure più importanti, complesse, poliedriche e geniali del XX secolo Frank Lloid Wright. Le ragioni di tale predilezione sono date dalle molteplici assonanze riscontrate rispetto a numerosi fattori : La metodologia da lui applicata, la griglia spaziale, i possibili futuri  incrementi di relazioni sia essi spaziali, funzionali, stutturali, naturali, umani e di tessiture. Le numerose possibilità di crisi incontrate nel dover cercare di affrontare un suo progetto e quella inerente all'attinenza della conformazione dell'area di progetto da me presa in esame per il Laboratorio di Sintesi. Oltre questo, la selezione rispetto ad alcuni parametri tipici del suo approccio progettuale e delle sua poetica architettonica organica tanto romantica, quanto scientifica ma soprattutto per la ricerca di armonia ed equilibrio con la natura.


Scelta dell'opera : Taliesin III, Spring Green, Wisconsin


     a.2 - Work in progress..

Già indagato esaustivamente nella bibliografia di riferimento, il Nostro, nasce nel 1867 in un periodo storico-artistico e letterario in cui predomina anche la cultura romantica. Pur nato in un contesto completamente diverso da quello Europeo, riesce comunque attraverso l'idea di orizzonte ad avvicinarsi in qualche modo alla poetica di Leopardi, che vede l'orizzonte come speranza, immaginazione "oltre la siepe". Un orizzonte, o meglio orizzontalità come uno spazio privo di un confine ed un contorno che possa contenerlo e come egli stesso definisce "la linea orizzontale della libertà" che nel suo caso si esprime come pieno dispiegarsi di energia vitale che si lega alla ricerca dei valori fondamentali propri della cultura del nuovo mondo americano, di cui il principale è l’amore della natura. 

Importanti per la sua formazione sono stati i precetti unitari del padre e la figura della madre come educatrice e che utilizzò i giochi brevettati da Frobel (immagine). Anche tramite questi sviluppò il metodo della griglia spaziale, metodologia che durante il suo processo portò con sé, ripropose seppur con diverse geometrie e che ebbe un punti di rottura ed un unicum a partire dalla “Falling Wather” del 1935.

Coevo all’Art Noveau ed altre figure come Peter Behrens, rimane a differenza di molti, a lungo attivo per tutta la sua vita. Infatti la sua produzione annovera quasi 600 realizzazioni e circa 1000 progetti, riconducibili a quattro fasi fondamentali quali: La prima definita “delle Prairie Houses” fino al 1909, la seconda fino al 1932, la terza caratterizzata dalle grandi invenzioni fino al 1938 e la quarta fino alla sua morte nel 1959. 

-Organicità e struttura-

Nel primo periodo della sua formazione come architetto fu fondamentale la figura di Luis Sullivan, il suo “amato maestro” dichiarandolo nel 1938 nel “Architectural Forum” del 1938, ed anche la figura di Le Corbusier con la prospettiva della Casa Dom-ino, in un contesto in cui l’importanza del cls armato di fine 800 si contrapponeva alle nuove ricerche nell’uso dell’acciaio per i grattacieli. Tali ricerche portarono tanti punti di incontro quanto di superamento di alcuni principi come quello di accumulo rispetto alla struttura portante, fino ad allora considerata come la soluzione ottimale per il sistema puntiforme. A seguito avvenne anche una netta distinzione tra il pensiero di Sullivan, Wright e Le Corbusier: mentre il primo vedeva una Dipendenza tra struttura e riempimento e l’ultimo una Indipendenza degli spazi rispetto alla struttura portante, la ricerca e lo studio hanno portato per la figura di cui mi occupo una soluzione intermedia. Egli infatti trova una relazione di Interdipendenza tra le due, in cui prevale l’unità tra struttura, ornamentazione, impianti ed arredi. Un concetto di unità spaziale, dinamica e soprattutto prospettica differente rispetto ai principi del Bauhouse, in qualche modo funzionali e aprospettici interpretati dalla figura di Gropius.  L’architettura di riferimento di questo periodo è il Larking buildings, sucessivamente demolito, in cui spiccano alcuni elementi innovativi come, l’accesso posto in l’ateralmente alla conformazione della struttura quasi nel riproporre un nartece, gli elementi distrubutivi eccentrici, ma soprattutto quelli spaziali dato dal vano centrale a tutta altezza, di cui gli arredi restituiscono un progetto unitario.

-La griglia spaziale-

La prima fase con le Prairie House, vede lo sviluppo di alcuni principi fondamentali riscontrabili nelle sue realizzazioni di cui “La Robie House” Chicago 1908-10 rappresenta forse la sua massima. Tali principi si ricollegano a quelli morali, che dal punto di vista architettonico riprendono tematiche come l’utilizzo dei materiali diversificati, l’alternanza tra superfici trasparenti 

E masse piene, in cui vi è una prevalenza di piani orizzontali, ma in cui convive il tema stereometrico tra le coperture a falda che si proiettano al suolo. All’interno, una serie di ambienti fluidi che consentono di far percepire le molteplici spazialità complesse ed articolate, in cui nella totalità dell’organismo si fondono i concetti di luce, spazio, struttura, impianti ed arredi, questi aperti al paesaggio. 




B - IL NOSTRO BANG 

    BANG Generale ORGANICITA' - EQUILIBRIO TRA NATURA E STRUTTURA

    che lega insieme la scala Territoriale ed Architettonica   

           

    b.1 - Qualità specifica a scala Territoriale : 

          INFRASTRUCTURING

    b.2 - Qualità specifica a scala Architettonica : 

          DRIVING FORCE            

    b.3 - Rappresentazioni grafiche 





C - LA  SCACCHIERA ESEMPLIFICATIVA

   c.1 - Plastico parziale Taliesin III


   c.2 - Prove manipolazione primo plastico


   c.3 - Plastico dell'area scala 1:500


D - Bibliografia di riferimento




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