To Do : L'Imprinting - L'immagine indissolubile - L'impronta indelebile - 20/10/21

A.0 Preambolo : Capita spesso che la vicinanza alle tragedie del mondo mi rendano tristemente come tali, però poi capisco che il rimettere dalla bocca talune cattiverie serva spesso anche per liberarle e liberarmi, per poi ritornare in me, in quel posto felice, in quella penisola di cuore che riesce ancora a vedere il bello, anche dove esso si è perso. Una ricerca personale di bello, associato al vigoroso, dal greco kalòs kai agathòs , ( https://it.wikipedia.org/wiki/Kalokagathia ) che solo [...] alle volte, in alcune rare eccezioni, non vi è più. A seguito, per poi ritrovarmi a piangere, dubbiamente conscia di questo, ma sollevata nel ritornare nuovamente a sorridere poco dopo per qualche stupidaggine più gradevole e mirevole di attenzione. “Sei stata fuori dal mondo troppo a lungo, al mondo sei mancata” una volta, non so bene quando, dissero persone a me care. L'imprinting come Processo:
Appunti su foglio:
A.1 Testo sviluppato come un saggio breve: Tesi: Imprinting come impronta indelebile, una sensazione lontana che ritrovi perpetuamente anche quando non la si ascolta, anche quando si potrebbe pensare di aver smarrito il sentiero. Non un’impronta sulla sabbia, che pur perentoria rimane "cosa temporanea" e fragile tanto da essere spazzata via con un’onda dal mare agitato. Un tipo di impronta che rimane incisa sulla roccia, ancorata ad essa come una Patella Caerulea (link) Tra le immagini della memoria in molti casi, per le persone con minori esperienze traumatiche infantili, potrebbero balenare in testa alcuni ricordi belli o brutti che siano fin dai primi anni di vita. Secondo una nuova ricerca portata avanti della Memorial University di Terranova , i primi ricordi potrebbero risalire a un'età più giovane di quanto si pensasse in precedenza. Mentre studi precedenti hanno concluso che l'età media dei primi ricordi di una persona è di tre anni e mezzo, la nuova ricerca suggerisce che molti di noi possono ricordare eventi di addirittura un anno prima, avendo esaminato decenni di dati per comprendere la prima età in cui si formano i ricordi duraturi. Partendo dal presupposto che L’imprinting, come processo in divenire che per sua natura è mutevole, forse allora un’analisi del primo ricordo che viene in mente, risulterebbe erroneo. Nel mio caso, parto da un’immagine, la prediletta, o se vogliamo quella che a mio avviso risulta più complessa ed allo stesso tempo sofisticata: uno scorcio di cielo che si unisce al mare, adornato da enormi masse rocciose e vegetazione tipica dell’alta Gallura in terra sarda che si va a sua volta a commistionare al cemento, una struttura. Uno scorcio prospettico che in qualche modo, unito ai ricordi attuali riesce a ricorstruire uno spazio a 360°,che per ovvie ragioni mi sarà impossibile mostrarvi. Oltre alla commistione di elementi minerali ed organici. Oltre questo immaginifico la sensazione d’amore, di caldo improvviso, di febbre e dolore in quegli spazi geolocalmente lontani ma alcontempo vicini. Una cuffia sui capelli ed una spugna in mano, mentre con l'altra abbracciare un libretto familiare ed ancora un bacio caldo ed uno pungente di barba con baffi lungo un corridoio all'aperto particolarmente ventilato dal maestrale. Se elementi del genere fossero scarni, o poco chiari potrei lasciar scivolare l'idea che talune impronte possano essere risucchiate dal mare, o peggio, distrutte da qualche orda di giovinetti monelli che nel dilettarsi irrompono nell'immaginifico. A questo punto però subentra la roccia, calda e salata che con qualche getto di cemento e qualche stratificazione sabbiosa ormai cristallizzata irrompe l'immagine e ne determina la durezza e la solidità. Se questo potesse essere chiamato impronting, ecco darei un nome forse ignoto a qualcuno, ma ad alcuno probabilmente noto, come il granito rosa dell'alta gallura o Rosa Beta come è stato fatto. (https://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/3/119091/prestigioso-riconoscimento-al-granito-rosa-della-gallura)
Ringrazio l'oppoortunità di espressione, i miei cari ed anche i ricordi, che seppur confusi ed ingarbugliati, spesso riescono ancora in me a creare legami.

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